“ComunichiAmo lo sport italiano. Gestualità Made in Italy” il nuovo progetto firmato Luca Vullo per la Farnesina.
Diplomazia sportiva- progetti speciali : “ComunichiAmo lo sport italiano. Gestualità Made in Italy”
Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, in collaborazione con il regista Luca Vullo, è lieto di annunciare la realizzazione del progetto di diplomazia sportiva “ComunichiAmo lo sport italiano. Gestualità Made in Italy”.
Questa iniziativa, volta a far conoscere all’estero ed al pubblico internazionale, lo sport italiano ed i suoi distretti, utilizza come chiave interpretativa la gestualità italiana, patrimonio immateriale della nostra cultura oltreché eccellenza comunicativa riconosciuta dagli esperti internazionali di settore, e la declina nella sua accezione sportiva ed artigianale per raccontare al pubblico, attraverso un dialogo con atlete ed atleti italiani i tratti dell’italianità.
Il progetto audiovisivo è nato dalla collaborazione con il mondo delle federazioni sportive, si sviluppa in 11 video-interviste e in questa edizione, coinvolge le seguenti discipline:
- Arrampicata
- Atletica
- Baseball
- Ciclismo
- Nuoto
- Pallacanestro
- Rugby
- Scherma
- Sport equestri
- Tennis
- Vela
Una puntata speciale è dedicata all’artigianato sportivo.
Le interviste sono state realizzate da Luca Vullo, regista ed esperto di gestualità italiana, che con leggerezza e sensibilità raccontano la bellezza e l’autenticità dei gesti che caratterizzano ciascuna disciplina, mettendo in evidenza la connessione con i valori italiani, sportivi, la cultura, i territori e la tradizione di eccellenza artigianale del nostro paese. I gesti italiani sono serviti nel passato per comunicare senza parlare creando un linguaggio alternativo per facilitare integrazione ed inclusione ai nostri migranti in terra straniera oppure con i popoli dominanti, ma anche per parlare tra i locali senza farsi intendere dall’invasore. Nell’ambito sportivo i codici gestuali sono fondamentali per intendersi tra i compagni di squadra, per seguire le istruzioni del coach o dell’allenatore, ma anche per mascherare le proprie emozioni e non essere sconfitti dagli avversari. I gesti diventano dunque strumento per esprimere la propria identità, per fare squadra, per confondere gli avversari e per ingaggiare il pubblico.
Grazie alle originali ed emozionanti testimonianze degli atleti italiani il progetto veicola anche messaggi di integrazione, inclusione e di riscatto che possono diventare fonte di grande motivazione e ispirazione per le future generazioni.